L. 3/12 – SOVRAINDEBITAMENTO: L’AZIENDA SI LIBERA DAI DEBITI

Il provvedimento di cui vogliamo parlarVi oggi è stato emesso dal Tribunale di Brescia e riguarda un nostro cliente che ha ottenuto accesso alla procedura di liquidazione del patrimonio (una delle tre procedure in materia di L. 3/12 – sovraindebitamento) e tramite la quale potrà liberarsi dai suoi debiti.  

Le principali ragioni che hanno condotto alla situazione di sovraindebitamento del nostro assistito sono riconducibili alla crisi economica che ha pesantemente coinvolto l’impresa edile della quale era sia socio che garante per alcuni debiti.

Il colpo di grazia veniva dato da un contratto di appalto stipulato tra l’azienda e la ditta appaltatrice per l’esecuzione di lavori di carpenteria e muratura, il quale prevedeva che tutti i costi per l’acquisto dei materiali nonché per le spese di trasferta, di vitto e di alloggio degli operai fossero a carico esclusivamente dell’appaltatore.

Purtroppo, la ditta appaltante si rese ben presto insolvente e nel breve termine dichiarò il fallimento e l’impresa edile fu, perciò, costretta ad abbandonare il cantiere, ma l’esposizione debitoria accumulata, a seguito di tale infelice operazione, divenne ben presto insostenibile.

La società, ormai priva di liquidità, non fu più in grado neppure di saldare gli stipendi agli operai né di provvedere al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, né al versamento dei contributi dovuti alla cassa edile.

Gli istituti di credito chiesero l’immediato rientro degli affidamenti e dei mutui e disposero la revoca/chiusura di tutti i conti correnti e, successivamente, procedettero all’escussione delle garanzie prestate dai fideiussori.

Ovviamente, la crisi aziendale si ripercosse inevitabilmente anche sulla situazione economica della famiglia del nostro cliente il quale ben presto si trovò nell’impossibilità di onorare i propri debiti, incluso il proprio mutuo, e ben presto la sua casa venne venduta all’asta.

Il nostro assistito, esasperato dalle condizioni in cui versava, si è quindi rivolto al nostro Studio e, dopo le nostre delucidazioni sul percorso da intraprendere, avendone compreso l’utilità e le opportunità, si è deciso ad iniziare con la nostra assistenza la procedura di L. 3/12, al fine di poter risolvere definitivamente la sua situazione debitoria e, quindi, anche personale.

La soluzione proposta è stata quella di mettere a disposizione delle procedura di sovraindebitamento una somma mensile pari ad €470,00, per 5 anni, di modo che il Tribunale, con la cifra totale, nella persona del Liquidatore nominato dal Giudice, pagherà in parte i suoi debiti. Infatti, per un totale di circa 370.000 euro di debiti, il nostro cliente ne pagherà circa il 10%. Per quella parte di debito che non sarà invece possibile soddisfare, sarà possibile chiedere la definitiva cancellazione, in modo che sia libero per sempre dai debiti.

Il Tribule di Brescia ha quindi accolto la proposta redatta dall’Avv. Laura Girelli e dall’Avv. Cesira Bosetti, accertando che i debiti contratti dal nostro cliente non sono stati accumulati in mala fede, ma sono dovuti ad una serie di circostanze avverse da ricollegarsi alle proprie vicende lavorative.

In forza proprio del provvedimento in commento i creditori – come banche e Agenzia Entrate – non potranno più avviare pignoramenti ed i restanti debiti che non verranno coperti dal versamento delle cifra mensile, verranno poi cancellati alla fine della procedura quanto si chiederà al Tribunale di concederle l’esdebitazione.

 

 

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