L. 3/12 – SOVRAINDEBITAMENTO: IL CASO DI ANDREA, UN BROKER ASSICURATIVO SCHIACCIATO DAI DEBITI

Premessa: quasi 250 mila euro di debiti per la crisi dell’attività di broker

Andrea, il nostro cliente, è un broker assicurativo e i suoi debiti derivano dal mancato successo della sua attività lavorativa: essendo un lavoratore autonomo con P.IVA nonché socio di una SRL ha sempre avuto difficoltà nel pagamento delle numerose imposte, e nel mantenimento della propria famiglia.

Ed infatti il nostro assistito costituiva una società di agenzia assicurativa con un socio, il quale però decedeva prematuramente: da quel momento Andrea ha dovuto provvedere a tutto, ovvero al pagamento degli stipendi dei dipendenti e delle numerose tasse. Molto spesso il nostro cliente non riusciva ad adempiere gli obblighi verso l’Erario e negli anni ha accumulato circa 250.000,00 euro di debiti, quasi totalmente verso l’Agenzia delle entrate.

La procedura: liquidazione del patrimonio per pagare i debiti 

Con il supporto dei propri legali, il nostro assistito ha formulato al Tribunale una proposta che gli permetterà di continuare la propria attività d’impresa e pagare parzialmente i propri debiti mettendo a disposizione dei creditori sia una somma mensile di circa 550 euro al mese che veniva commisurata dal Giudice in base alle entrate mensili, nonché il ricavato della vendita dei propri immobili, che verranno acquistati dai fratelli di Andrea nella in procedura, scongiurando quindi la dispersione del patrimonio immobiliare, che potrà quindi rimanere in famiglia. 

Ebbene, il Tribunale di Brescia, con il provvedimento di agosto scorso, ha accolto il ricorso depositato ex L. 3/12 dall’Avv. Laura Girelli e dall’Avv. Sara Girelli.

Il Giudice ha determinato l’importo destinato al soddisfacimento dei creditori tenendo conto degli importi necessari al sostentamento del ricorrente.

Grazie alla procedura di liquidazione del patrimonio Andrea potrà pagare in propri debiti, esclusivamente in misura parziale, semplicemente versando mensilmente una somma di denaro alla procedura da sovraindebitamento e vendendo le quote degli immobili di sua proprietà ai fratelli, il cui ricavato andrà alla procedura.

Risoluzione: cancellazione dei debiti e divieto di pignoramenti

Il Giudice, sulla base del nostro ricorso, ha disposto che per tutta la durata della procedura sia fatto espresso divieto ai creditori di iniziare o proseguire pignoramenti o azioni cautelari ed esecutive.

Al termine dei 4 anni il nostro cliente potrà chiedere al Tribunale l’esdebitazione definitiva, ovvero la cancellazione di tutti i debiti che non sia stato possibile pagare in corso di procedura, beneficiando di un taglio del debito.

 

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